Avvenne cinquant'anni fa e permise di teorizzare il rapporto di fiducia e complicità che si può instaurare tra ostaggi e rapitori
Le persone prese in ostaggio durante la rapina nel caveau della banca di Stoccolma, nell'agosto del 1973
Ma la rapina alla Kreditbanken di piazza Norrmalmstorg è ricordata soprattutto perché diede il nome alla “”, cioè la tendenza irrazionale e apparentemente paradossale delle persone che subiscono un abuso a stabilire un legame con chi le costringe in quella situazione e a empatizzare con loro, giustificandole o diventando loro complici. È un’espressione tanto famosa quanto
La polizia decise di soddisfare quest’ultima richiesta e fece liberare Olofsson, che diceva di non avere niente a che fare con l’ideazione della rapina, promettendogli uno sconto di pena in cambio della sua collaborazione per risolvere la situazione. A quel punto Olsson liberò tutte le persone che erano presenti nella banca ma prese in ostaggio quattro dipendenti, tre donne e un uomo: Kristin Enmark, Birgitta Lundblad, Elisabeth Oldgren e Sven Safstrom.