Il calo demografico colpirà i settori tradizionalmente poco produttivi All’Italia mancheranno 3,7 milioni di lavoratori nei prossimi 4 anni, secondo le stime di Anpal. La carenza si sentirà soprattutto in quei comparti già meno efficienti | Iannis2003
I prossimi anni saremo sempre meno in Italia e il calo demografico colpirà soprattutto la fascia più produttiva della popolazione, quella in età da lavoro. L’Anpal ha fatto i suoi calcoli: da qui al 2027 serviranno 3.798.600 persone, 1.073.400 saranno necessarie per accompagnare la crescita economica, mentre 2.725.
Non sarà facile neanche trovare trecentoventunomila operatori non qualificati del commercio, che corrispondono al 3,8 per cento di quelli presenti in questo momento. Se nel complesso in Italia nel 2022 sono stati superati i livelli occupazionali pre-pandemici, in questo ambito, al contrario, alla fine dell’anno scorso mancavano ancora all’appello 3.696 lavoratori. La maggiore responsabilità, manco a dirlo, è della riduzione di ben 19.927 unità, ovvero del 5,9 per cento, della platea dei 20-30enni. Ma in discesa erano anche i 30-40enni e i 40-50enni.
Se anche essi, come tutto fa pensare, al momento di iniziare la propria carriera lavorativa, cercheranno altri posti di lavoro più sicuri e meglio pagati la ristorazione continuerà a soffrire di una cronica carenza di personale.Non aiuta a reperire personale, tanto meno qualificato e “pregiato”, il fatto che bar e ristoranti abbiano un tasso di sopravvivenza particolarmente basso, comune del resto ad altre piccole attività del commercio.
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