Nelle stesse ore a Verona alcuni detenuti hanno appiccato un incendio
Una protesta rumorosa di oltre un'ora che si è sentita anche all'esterno è stata inscenata martedì 22 agosto al carcere Marassi di Genova. I detenuti hanno sbattuto stoviglie e pentole contro le grate delle celle per manifestare contro l'aumento dei prezzi del cosiddetto"sopravitto", i prodotti che si possono acquistare con la spesa interna, e un ritardo nella consegna dei beni acquistati.
Sono spie di un disagio più grande - spiegano i sindacati di polizia penitenziaria - dovuto a una cronica situazione di sovraffollamento: a fronte di una capienza di 456 detenuti ne sono presenti 700. Il commento del sindacato della polizia penitenziaria Vincenzo Tristaino, segretario regionale del Sap sottolinea come"non sia solo la protesta a preoccupare gli agenti ma anche gli eventi critici che si susseguono in tutti gli istituti della regione, che sfociano in aggressioni nei confronti del personale da parte di detenuti psichiatrici o che non si attengono alle regole del carcere.
I precedenti: tre suicidi a Torino e il sopralluogo del ministro Nordio Nelle stesse ore, a Verona, alcuni detenuti hanno incendiato dei materassi per protestare contro il regime di isolamento. E al carcere Le Vallette di Torino dieci giorni fa si sono tolte la vita due detenute nell'arco di 24 ore. Una situazione grave che ha spinto il ministro della Giustizia Nordio a fare un sopralluogo nel penitenziario torinese.
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