Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio tornano con un nuovo album a cinque anni dal precedente. L'intervista a Tgcom24
torna in circolazione a cinque anni dalla loro precedente prova e dopo un fitto numero di avventure musicali altrove, in dischi di altri, tra collaborazioni sorprendenti e album solisti lontani dal loro suono, nato in un panorama italiano indie rock ben definito come attitudine. Il loro sesto album è di sicuro un inaspettato ritorno in questa forma.
"Next Big Niente" è un album radicale e spiazzante perché ad esempio i tre elementi cardine dei Bud Spencer Blues Explosion, chitarra, batteria e voce, non fanno quello per cui sono nati, ma vengono destrutturati e cambiano il loro uso finale destrutturate Arriva dopo cinque anni di relativo silenzio, pandemia compresa, del moniker del duo ed è stato anticipato da un numero insolito di singoli.
ADRIANO: Le esperienze e le persone ti cambiano, quindi anche i punti di vista e le mete . Di sicuro nel mio modo di fare risuona tutta l’esperienza suonata in questi ultimi 10 anni andando in giro con artisti, formazioni diverse e persone speciali, lo stesso vale per Cesare. Di base abbiamo gusti in comune, condividiamo ascolti che posso essere più o meno illuminanti.
CESARE: Penso che dipenda tanto da che “game” vuoi giocare. Logicamente se aspiri a Sanremo o Radio Italia, insomma a una uscita più mainstream, devi impacchettare il pezzo in un certo modo. Per quel che ci riguarda non abbiamo mai avuto particolari ambizioni da classifica o da chissà che. Abbiamo sempre fatto dischi quando ritenevamo di avere canzoni degne per realizzarli. E’ per questo che usciamo raramente con un nuovo Lp.