Scomparso nel 2019. La triste conferma dalle autorità svizzere che in 24 ore hanno concluso l’esame del Dna
E’ di Giordano Donà il corpo ritrovato qualche giorno fa nella zona del Piccolo Cervino sulle Alpi svizzere. A confermarlo è la famiglia dopo gli esami del Dna, confrontato dalla polizia elvetica con quello della sorella del sessantatreenne di Occhieppo Inferiore scomparso il 28 marzo del 2019. La salma è stata recuperata da un elicottero dei soccorritori di Zermatt insieme alle autorità.
Donà, 63 anni, una grande passione per la montagna, che affrontava da esperto, a fine marzo si era recato a Cervinia per un’escursione di scialpinismo, dopo aver preso la funivia per il Plan Maison avrebbe dovuto proseguire per le Cime Bianche, arrivando, sempre in funivia al Plateau Rosa. Parlando con una guida alpina incontrata sulle piste aveva spiegato di voler raggiungere il Monte Breithorn.
L’ultimo rilevamento del suo cellulare lo indicava oltre il confine svizzero, nella zona del ghiacciaio del Teodulo. Lì si erano perse le tracce. La famiglia per settimane aveva lanciato appelli per chiedere ai tanti alpinisti e sciatori che frequentano la zona di aiutare a rintracciare il biellese, descrivendone nel dettaglio l’abbigliamento, giaccone verde, pantaloni e scarponi blu. Le ricerche ufficiali si erano interrotte già a fine marzo. Nel novembre dello stesso anno i runner del gruppo le Bestie Barbute avevano posato una targa in ricordo di Donà sul Mombarone.
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